ONORE AL TEN. GIUSEPPE COLACI
15 Aprile 1945. Dopo una furiosa battaglia, ora Alba è sepolta in un silenzio di morte.
Un giovane ufficiale salentino viene portato davanti alle mura medioevali della città.
Qui viene fucilato dai fascisti della R.S.I.
è il Tenente Colaci Giuseppe Domenico. Nato a Gagliano del Capo il 2 Dicembre 1920, residente a Copertino dal 1925. Partigiano combattente nel Corpo Volontari della Libertà "Garibaldi", XIV Divisione Capriolo-179° Brigata Lamberti. Conseguita la Maturità Classica, Giuseppe frequenta l'Università a Milano. Insegna Materia letterarie, insieme al carissimo amico concittadino Cosimo Mariano, all' Istituto Commerciale di Paderno Dugnano (MI).
Chiamato alle armi combatte in Grecia e in Sicilia, poi raggiunge Trento con il suo reggimento. Nel mese di Novembre 1944 è destinato ad Alba. Le atrocità commesse dai repubblichini e la notizia della morte dell'amico Cosimo Mariano, ucciso dai nazifascisti, convincono il
Ten. Colaci ad aderire alla lotta di Liberazione collaborando con le formazioni partigiane operanti ad Alba. Scoperto, è accusato e processato per i reati di aiuto al nemico, favoreggiamento a bande partigiane, istigazione per aver indotto militari a passare con il nemico.
Il 14 Aprile 1945, con decreto firmato dal Comandante del Presidio Militare di Alba, il giovane Ten. Colaci è condannato alla "fucilazione immediata". La sentenza viene eseguita il 15 Aprile 1945.
ALLEGATO MANIFESTO
Allegata scheda manifesto