Sorto in epoca normanna-sveva, venne ampliato e ingentilito dagli Angioini. Si presume che tra queste mure nacque Isabella Chiaromonte, figlia di Tristano e Caterina Orsini del Balzo, che divenne regina di Napoli.
Il complesso dei Domenicani fu fondato extra moenia col titolo di "Santa Maria dell'Idria (Odegitria = colei che conduce) sul luogo di un'antichissima cappella ai margini del bosco Idri.
La Collegiata è una tra le chiese della Diocesi di Nardò più ricche di storia. Essa rappresenta lo scrigno della storia religiosa e civile di Copertino.
"I frantoi e i magazini da olio devono esser caldi poichè ogni umore al calore si scioglie e si addensa al freddo". Così scriveva Lucio Giunio Columella nel primo secolo d. C. nella sua opera "De re rustica".
"Mignano" deriva dal latino "maenianum" e prende il nome da Gaio Menio (318 a.C.) il quale per primo avrebbe fatto sporgere travi sopra le "taberne veteres" del Foro, per creare palchi sospesi in occasione di spettacoli.
A Copertino, una struttura ospedaliera efficiente si attesta nel 1544. Essa si costituì subito come un polo di quelle contese tra i vari poteri urbani che ebbero risvolti secolari sul piano giuridico.
Le vicende di questo monastero sono datate 1545. L’edificio fu voluto da Alfonso Castriota ma l’effettiva apertura dei battenti avvenne per mano di sua nipote Maria, moglie di suo figlio Antonio.
Lungo l'asse viario che divide idealmente in due settori il centro storico della cittadina, nel XVI secolo sorsero i palazzi di importanti famiglie dei quali, oggi non resta che qualche eloquente portale.
Piazza del Popolo è stata per secoli l'unica Piazza Pubblica di Copertino. Denominata anticamente anche Piazza del Foggiato ( dalla presenza di fogge, buche nel terreno per conservare il grano).
Intorno alla metà del XVI secolo, in una grotta a qualche chilometro dal centro abitato, fu rinvenuta tra i cespugli, l'icona di una Madonna bizantina.